Description
ovvero come applicare l’arte della buona cucina per scopi alternativi
a cura de “La bottega dei traduttori”
L’arte della convivialità a tavola e del buon cibo è certamente una delle peculiarità più apprezzate e valorizzate della società moderna, ma se è vero che la Letteratura riflette sempre la realtà da cui prende ispirazione… be’, allora in certe circostanze sarebbe meglio domandarsi se non sia il caso di valutare l’eventualità di non assaggiare il piatto che abbiamo davanti, o di non parlare con i commensali che ci siedono di fianco. Perché sarebbe molto sgradevole scoprire di essere la portata principale del pranzo o la vittima a cui offrire il boccone avvelenato… Con la solita maestria che li contraddistingue, i grandi nomi della Letteratura classica (da Cechov a O.Henry, da Quiroga e Bazán a Maupassant e Twain) hanno scritto di vicende sinistre e inquietanti legate al mondo gastronomico e conviviale che sono state raccolte in questo volumetto al fine di mettere in guardia il lettore goloso dalla pericolosa fascinazione che una succulenta pietanza può suscitare.
INDICE
Prefazione
Roberto Arlt
Bollito di gatto
Emilia Pardo Bazán
Il banchetto nuziale
I funghi
Paul Arène
La locanda del Diavolo
Racconto Popolare Malgascio
L’orribile mostriciattolo dei boschi
René Boylesve
Il brodo di pollo
Horacio Quiroga
Il miele selvatico
Alphonse Allais
La fine di una collezione (viva la vita!)
Anton Pavlovič Čechov
Ostriche
Mark Twain
Cannibali in carrozza
Guy de Maupassant
Il mendicante
Stephen Leacock
Il nuovo cibo
Mme Gabrielle de Paban
Il vampiro di Kasilova
Álvares de Azevedo
La notte del secolo
Georges Riat
Le faggiole
O. Henry
Le pagnotte della strega
Alphonse Daudet
I pasticci di carne
Julius Kreis
Un oste (non) tanto gentile
Leggenda brasiliana
Il banchetto degli Orixà