Descrizione
a cura di Lorenzo Incarbone
Prefazione di Sara Elisa Riva
Il Tempo, come suggerisce Borges, è la sostanza di cui siamo fatti o, forse, il Tempo non è altro che l’essenza distillata di un mondo inafferrabile.
È difficile comprenderne, infatti, la sua natura intrinseca, il rapporto speciale che intesse con l’uomo e con le altre creature. Il Tempo esiste e non esiste, fonde le sue strutture, ammesso che ne abbia realmente, si dilata e si restringe, confonde i sensi e la coscienza.
Tuttavia, privati del Tempo non saremmo in grado di percepirci, esseri senza direzione, senza un senso, senza un ordinamento.
Il Tempo ci determina, conserva i nostri ricordi, le nostre storie e, come la letteratura ci ha più volte mostrato, può divenire ossessione, un inseguimento serrato che non sempre si rivela soddisfacente o proficuo. Pensiamo al capolavoro proustiano, costruito su ricerche e attese febbrili, o alle profondità borgesiane, tormentate dal concetto di eternità; o, ancora, a Montale, dove il Tempo viene rivelato nella sua essenza metafisica e trascendente.
Presagi, inquietudini, ma anche speranze accompagnano le riflessioni che gli autori della grande letteratura dedicano a questo tema, tanto complesso quanto sconfinato.
Ed è proprio a questa dimensione, fragile e potente insieme, che Fugit è dedicato.
[dalla prefazione di Sara Elisa Riva]
Prefazione di Sara Elisa Riva
PRINCIPIO
Gli anni di vita assegnati dal Destino, P’u Sung-Ling
PRIMA PARTE, Oggetti dal Passato
Lo specchio fiorentino, Frederick Cowles
La cornice d’ebano, Edith Nesbit
L’imbuto di cuoio, Arthur Conan Doyle
SECONDA PARTE, Attesa (Presente)
Wakefield, Nathaniel Hawthorne
La terribile sorte di Melpomenus Jones, Stephen Leacock
Rip-Rip. Lo spettro, Manuel Gutiérrez Nájera
Intermezzo
In dormiveglia, Gustavo Adolfo Bécquer
TERZA PARTE, Visioni Future
Il letto accanto alla finestra, Edward Frederick Benson
Calura d’Agosto, William Fryer Harvey
Com’era destino, Ulric Daubeny
Ila, Eric Stanislaus Stenbock
Le milesi, Marcel Schwob
Fine
Le cinque manne della vita, Mark Twain
Il colloquio di Monos e Una, Edgar Allan Poe